“Di giugno ti dono la sua speranza”.
Il mese della rinascita?
Cosi sia.
Il mese dell’attesa della dolce estate.
E allora abbiamo chiesto agli artisti di mandarci la loro cartolina di giugno, un saluto fiducioso perché una nuova stagione giunga.
Queste opere sono frutto di un lavoro diligente e di un impegno continuativo .
Le ho volute accompagnare con miei pensieri che sono riletture e ripensamenti di pagine letterarie che si sono sedimentate negli anni nella mia mente.
Offriamo questa mostra online in attesa di poterci riabbracciare nei nostri spazi espositivi.
La città mi include con i suoi colori. Il mio occhio si volge cercando l’uomo misura di tutte le cose, non per sentenziare, ma per comprendere le distanze che ci sono tra me e le cose.
Nel mare di giugno i pesci si inseguono per un sogno di sole che attraversa mari immensi senza pause.
Splendi sulla foresta luna di maggio. Non cessare luce, non fissare sguardi sublimi. Noi umani non sappiamo sostenerli.
Nei fiori della prima estate il tiepido colore ristora l’anima bianca degli inverni lontani, profuma silenzi totali, dona attese struggenti.
Il moto della vita e il bisogno irrefrenabile di essere slancio, continuità, creativa tensione, sconfigge ciò che è statico.
Solitudine di una stagione della vita.
Sedersi e guardare per scoprire il passato, un grande divenire che non avevamo mai scorto.
La furia esplosiva del colore si materializza come oggetto palpabile.
Odorato e tatto in una sinestesia drammatica emettono il loro suono.
Il mare mi ha ingannato perché ho creduto rappresentasse il fine ultimo dello spazio.
Ho smarrito l’incommensurabile che ci circonda.
Quando ho visto rientrare il cavallo senza mio padre alla sua guida ho capito il male di vivere. Colui che non ritorna.
Pensieri che si sciolgono nel tepore di giugno. La speranza di rivedere le mura con le foglie di valeriana.
La solidarietà, sentirsi bisognosi gli uni degli altri.
Scoprirsi utili e allo steso tempi fragili.
Comunicarsi vicendevolmente valori ed esperienze.
Ho attraversato la città per cercare la sua solitudine silenziosa. Ho scrutato ogni pozzanghera per vedere riflesso il suo volto di antica sofferenza. Finestre e porte ho sentito gridare antichi dolori.
Se nasce una stella una luce nuova ci accompagna, se vuoi puoi seguire quella luminosità fino all’infinito dove puoi trovare l’origine dei tuoi sogni.
Gli esseri umani urgono chiedono gridano abbracci.
Il bisogno di comunicare negli umani è bisogno di abbracciare.
Scacciamo la solitudine dei mesi freddi con il caldo abbraccio di giugno.
La natura induce a ricordi. Non lasciare mai il suo messaggio e potrai continuare a ricordare e la memoria non verrà mai meno.
La maschera è il problema. Negare l’infelicità e offrirsi al mondo.
Incertezza dell’esistere.
E dovete avere coraggio!
La rinascita non è un episodio stagionale. E’ un atto esistenziale e trascorre la terra e il mare superandoli e varcando la soglia dell’infinito.
L’illusione di possedere, di poter cambiare, di poter assaporare le libertà, lo slancio esistenziale è sempre illusione, siamo prigionieri di un sogno. La gabbia stringe e i mulini a vento sono gioiosi perché non conoscono la rigida gabbia.
Un affettuoso GRAZIE a Vito Sutto e Michael Pasut , fiori professionisti di questi riusciti eventi culturali . Flora
Grazie anche a tutti voi artisti che scegliete di partecipare alle nostre iniziative!
Complimenti per l’impegno a voler continuare e mostrare l’arte on-line ! La bellezza è Arte, grazie a Vittorio Sutto e Michael Pasut!!!